Caritas

Nella nostra Parrocchia da diversi anni esiste uno spazio Caritas dove alcuni volontari,  in collaborazione con la Diocesi, il Vicariato, il Banco Alimentare, e Coop San Felice, tentano di testimoniare la carità con particolare attenzione agli ultimi, attraverso una borsa settimanale contenente generi alimentari e con la possibilità di fruire  di abbigliamento  in buone condizioni.

La giornata della distribuzione è normalmente al mercoledi mattino dalle 9 alle 11.

Attualmente vengono servite circa 33 famiglie.

Cosa sogniamo ora per la nostra Caritas Parrocchiale?

Scriveva Papa Francesco  nel Messaggio della Giornata mondiale dei Poveri del 19 novembre 2017

….Non pensiamo ai poveri solo come destinatari di una buona pratica di volontariato da fare una volta alla settimana, o tanto meno di gesti estemporanei di buona volontà per mettere in pace la coscienza. Queste esperienze, pur valide e utili a sensibilizzare alle necessità di tanti fratelli e alle ingiustizie che spesso ne sono causa, dovrebbero introdurre ad un vero incontro con i poveri e dare luogo ad una condivisione che diventi stile di vita. Infatti, la preghiera, il cammino del discepolato e la conversione trovano nella carità che si fa condivisione la verifica della loro autenticità evangelica. E da questo modo di vivere derivano gioia e serenità d’animo, perché si tocca con mano la carne di Cristo. Se vogliamo incontrare realmente Cristo, è necessario che ne tocchiamo il corpo in quello piagato dei poveri, come riscontro della comunione sacramentale ricevuta nell’Eucaristia. Il Corpo di Cristo, spezzato nella sacra liturgia, si lascia ritrovare dalla carità condivisa nei volti e nelle persone dei fratelli e delle sorelle più deboli. Sempre attuali risuonano le parole del santo vescovo Crisostomo: «Se volete onorare il corpo di Cristo, non disdegnatelo quando è nudo; non onorate il Cristo eucaristico con paramenti di seta, mentre fuori del tempio trascurate quest’altro Cristo che è afflitto dal freddo e dalla nudità» (Hom. in Matthaeum, 50, 3: PG 58). …

Comprendiamo che il Papa non ci chiede più servizi di carità, ma una Chiesa / Parrocchia che si fa povera,  per stare con i poveri, che condivida  e metta insieme.

Sogniamo di creare fraternità, di vedere l’altro con gli occhi di Dio, come un fratello, come una  persona oltre ai suoi  problemi e per quanto ci è possibile di riuscire ad  averne cura.

Non è la Parrocchia che viene chiamata a fare “ l’Assistente sociale “ ma ad essere espressione dell’amore di Dio, e a questo siamo chiamati  T U T T I a  collaborare !

COSA POSSIAMO FARE ?

              DONARE IL PROPRIO TEMPO  per

  • Condivisione di esperienze di Carità che già funzionano.
  • Animare alla Carità: formando nuovi volontari, per diversi servizi oltre agli attuali già in essere.
  • Avviare il Centro di Ascolto Caritas:   formando  nuovi volontari;sviluppare le competenze per garantire la qualità delle tecniche di ascolto attivo, del colloquio e nell’accompagnamento.

DONARE RISORSE ECONOMICHE ED ALIMENTI a

  • Parrocchia di Camposanto – a favore di Caritas

Nell’ attesa di poterci incontrare presto e sperando nella vostra gradita collaborazione come nuovi volontari,  ci congediamo con alcune delle parole del nostro Vescovo Erio Castellucci  che ha inviato agli operatori Caritas  e a tutti i parrocchiani che già sono espressione vivente della Carità.

…Come Caritas Diocesana, ti esprimiamo la nostra sincera gratitudine per ciò che hai fatto, stai facendo, farai, nel “silenzio” e senza visibilità, come singolo e/o organizzandoti con altre persone della tua comunità per essere vicino a chi vive una situazione critica. Grazie per la preghiera che non fai mancare, per le relazioni che mantieni vive dentro il luogo di lavoro e in famiglia, per i rapporti che curi anche a distanza, con una telefonata o l’ascolto di una persona sola e malata.

Il Parroco

Don Martin Jorge Fabian

ed i volontari Caritas

25 marzo 2020

Annunciazione del Signore