Santa Eurosia

Domeniche Liturgia

Sagra di sant’Eurosia

LA VITA:

(cfr. Gianfranco Marchesi, La Chiesa Parrocchiale di Camposanto…” , Baraldini sas, Finale Emilia, 2017 , pagg. 37-38 79, 80, 83, 87, 88,  143-147 e il sito internet ebweb libera trascrizione. Cfr. il sito internet “Santi e Beati” al quale sono aggiunte notizie raccolte da Gianfranco Marchesi)

Secondo la tradizione nacque da una nobile famiglia Boema nel 864.

Il nome di Battesimo  Eurosia significa “ricca di grazia, benevola come la rugiada, che scorre bene,…

Promessa in sposa al principe Jimenez, erede al trono di Aragona e Navarra, con il placet di san Metodio e del papa Giovanni VIII. 

Nel 880, forse nel mese di agosto,  con una comitiva di accompagnatori iniziò il viaggio matrimoniale dalla Boemia alla Spagna e, passati i Pirenei, a Jaca avrebbe dovuto incontrare il futuro sposo.

I saraceni seppero del suo passaggio e del matrimonio con il principe Aragonese e cercarono di catturarla..

La comitiva fu avvertita del pericolo e dovette cercare rifugio  sulle montagne.

Scoperta, il saraceno Apen Lupo volle convincere Eurosia a rinnegare Cristo e a diventare sua sposa.

Lei si oppose. Aveva sedici anni.

Riuscì a fuggire, ma fu ricatturata e subì il martirio con le amputazioni delle mani e dei piedi e poi della testa.

La storia narra che mentre subiva il martirio, nebbie e nuvole oscurarono il cielo e un lampo passò vicino alla Santa senza causarle danno.

Si scatenò una violente grandinata, con lampi, tuoni, vento fortissimo tanto che i Saraceni scapparono, mentre una voce dal cielo diceva “Sia dato a Lei il dono di sedare le tempeste, ovunque sia invocato il suo nome”.

Le sue spoglie vennero trovate da un pastore nascoste in una caverna due anni dopo. Il corpo fu portato a Jaca e fu dichiarata Santa e Patrona della città.

E’ invocata contro le tempeste, i fulmini, le grandinate e per i frutti e i raccolti della terra.

Il suo culto dalla Spagna emigrò in Italia per merito dei soldati spagnoli nel nord Italia e nelle zone pianeggianti.

La devozione alla SANTA a CAMPOSANTO:

La venerazione e il culto di Santa Eurosia iniziano nel 1748, circa 272 anni or sono, per desiderio del parroco  don Geminiano Piccinini e l’altare era locato dove attualmente è la porta laterale di uscita dalla chiesa.

L’altare nella posizione attuale è dall’inizio del 1900, circa 120 anni fa, e a fianco ospita l’urna con i resti della Beata Martini.

Nel 1923, circa 97 anni,  fu acquistata la statua che viene portata in processione e collocata nella nicchia sopra la porta che conduce alla sacrestia.

Il quadro raffigurante il martirio di sant’ Eurosia, opera del  pittore-decoratore camposantese Vittorio Neri, fu realizzata tra il 1927-30.

Nel 1753, sempre il parroco Piccinini, favorì la fusione di una campana con l’immagine di sant’Eurosia e l’iscrizione che ricorda  la protezione della santa dalle tempeste e dai fulmini.

Stessa preghiera di protezione si trova nella nuova campana del 1948.

Fino al 1970 circa la sagra di sant’Eurosia si festeggiava la terza domenica di ottobre.

Enzo