Santa Eurosia

Contributi dalla Parrocchia Liturgia

memoria liturgica di SANTA EUROSIA, vergine e martire

compatrona di Camposanto

PREMESSA:

1) Per comprendere bene la vita di sant’Eurosia, è necessario avere notizie della avanzata/conquista islamica della Spagna (al-Andalus) che iniziò nel 711 e, con alterne vicende, continuò fino al secolo XII. E’ del 732 che a Poitiers i mori furono sconfitti da Carlo Martello.

Della loro dominazione restano parecchi ricordi nelle costruzioni edilizie nonché nella letteratura.

2) La sagra di sant’Eurosia, che fino verso il 1970 si festeggiava la terza domenica di ottobre, ora decorre la seconda o terza domenica di settembre.

3) la cittadina spagnola Jaca si trova sulla strada che da Lourdes porta a Santiago de Compostela.

LA VITA:

Secondo la tradizione nacque da una nobile famiglia Boema  nel 864.

Il suo nome d’origine era Dobroslava e con il battesimo assunse il nome di Eurosia che significa “ricca di grazia, benevola come la rugiada, che scorre bene,.

Manifestò sempre sentimenti di altruismo e di bontà e pensava di dedicare la sua vita interamente a Cristo..

Fu promessa in sposa al principe Jimenez, erede al trono di Aragona e Navarra, con il placet di san Metodio e del papa Giovanni VIII. 

Nel 880, forse nel mese di agosto,  con una comitiva di accompagnatori iniziò il viaggio matrimoniale dalla Boemia alla Spagna, e passati i Pirenei a Jaca avrebbe dovuto incontrare il futuro sposo. I saraceni seppero del suo passaggio e del matrimonio con il principe Aragonese.

La comitiva nuziale di Eurosia fu avvertita in tempo del pericolo e dovette cercare rifugio  sulle montagne.

Scoperta, il saraceno Apen Lupo volle convincere Eurosia a rinnegare  Cristo e a diventare sua sposa.

Lei si oppose. Aveva sedici anni.

Riuscì a fuggire, ma fu ricatturata e subì il martirio con le amputazioni delle mani e dei piedi e poi della testa.

La storia narra che mentre subiva il martirio, nebbie e nuvole oscurarono il cielo e un lampo passò vicino alla Santa senza causarle danno.

Si scatenò una violente grandinata, con lampi, tuoni, vento fortissimo tanto che i Saraceni scapparono, mentre una voce dal cielo diceva “Sia dato a Lei il dono di sedare le tempeste, ovunque sia invocato il suo nome”.

Le sue spoglie vennero trovate due anni dopo nascoste in una caverna  da un pastore in  modo miracoloso. Grazie ad una voce angelica  il corpo fu portato a Iaca e fu dichiarata Santa e Patrona della città.

La narrazione continua riferendo che, al passaggio del suo corpo,  le campane suonarono da sole, che le aiuole fiorirono, che le fontane secche ripresero a zampillare acqua buona e che molti malati guarirono.

E’ invocata contro le tempeste, i fulmini, le grandinate e per i frutti e i raccolti della terra.

Il suo culto emigrò in Italia per merito dei soldati spagnoli nel nord Italia e nelle zone pianeggianti.

(libera trascrizione. Cfr. il sito internet “Santi e Beati” al quale sono aggiunte notizie raccolte da Gianfranco Marchesi)

LA DEVOZIONE ALLA SANTA.

A Camposanto    

La venerazione e il culto di Santa Eurosia iniziano nel 1748, cinque anni dopo la famosa battaglia del febbraio 1743 tra Austriaci e Spagnoli, per desiderio del parroco  don Geminiano Piccinini e l’altare era locato dove attualmente è la porta laterale della chiesa.

L’altare viene dislocato nella posizione attuale all’inizio del 1900 e a fianco ospita l’urna con i resti della Beata Martini.

Nel 1923 fu acquistata la statua e collocata nella nicchia sopra la porta che conduce alla sacrestia, in parallelo con la statua di san Luigi Gonzaga.

Il quadro raffigurante il martirio di sant’ Eurosia, opera del  pittore-decoratore  camposantese Vittorio Neri, fu realizzata tra il 1927-30 unitamente alle tele raffiguranti san Geminiano e sant’Antonio abate.

Le tele, dopo il terremoto, furono collocate nel Centro raccolta opere d’arte di Sassuolo.

Nel 1753, sempre il parroco Piccinini, favorì la fusione di una campana con l’immagine di sant’Eurosia e l’iscrizione che ricorda  la protezione della santa dalle tempeste e dai fulmini.

Stessa preghiera di protezione si trova nella nuova campana del 1948.

La sua presenza in altri paesi e per altri motivi.

A Modena presso la chiesa di San Giovanni decollato, in piazza Matteotti, già dal 1800 esisteva una Confraternita con il suo nome.

Sant’Eurosia è venerata ad Albareto di Modena, Corlo, Sant’Anna Pelago, Scortichino di Bondeno, Gualdo e Voghiera di Ferrara.

A Roma nella Parrocchietta  sulla via Particense e poi sulla via delle sette Chiese. Veggiano (Padova), Castelrosino (ancona), Casaletto Ceredano (Cremona) Cesiomaggiore (Belluno)…..

Sono circa una trentina le chiese a lei dedicate. Molte in Lombardia.

Le statue o i dipinte nei quali la Santa è raffigurata o sola o in copia ad altri Santi sono circa duecentonovanta.

Una campana  a lei dedicata è presente anche a Medolla.

Maestà sono presenti a Camurana, San Pietro in Casale e in una casa a Camposanto. 

A Parma esiste una Ipercoop a lei denominata. Numerose sono le cooperative agricole a lei dedicate

A Valdobbiadene viene prodotto un vino spumante in una azienda vinicola che porta con il suo nome.

(cfr. Gianfranco Marchesi, La Chiesa Parrocchiale di Camposanto…” , Baraldini sas, Finale Emilia, 2017 , pagg. 37-38 79, 80, 83, 87, 88,  143-147 e il sito internet ebweb)

ICONOGRAFIA

Nella iconografia cristiana la Santa è raffigurata con i seguenti segni o simboli.

giovane: al momento del martirio doveva avere circa 16 anni

vestita con vesti regali e una corona regia in terra: era di nobile stirpe e andava in sposa a un principe

un moro con la scimitarra o mannaia: che le sta tagliando la testa

la palma o la corona di rose bianche: indicano il martirio e la verginità.

un fulmine e il cielo scuro: perché protettrice dalle tempeste, dai lampi e dal tuono

spighe in mano: perchè protegge i raccolti

una mannaia in mano: arnese che le procurò il martirio.

Preghiera a S. Eurosia, vergine e martire
Tu hai accettato,

in giovane età,

un martirio atroce

e così hai vissuto fino in fondo l’offerta della tua vita,

che avevi fatto a Dio,

obbedendo alla vocazione matrimoniale a servizio del bene della chiesa.
Aiutaci

a vivere la nostra vita

come risposta lieta e totale

al disegno di Dio su di noi

per l’edificazione della chiesa,

che rinnova il mondo.

Amen

Enzo